Le carte di credito, così come le carte prepagate, hanno sempre una scadenza fissa, che viene resa nota al titolare fin dal momento dell’emissione. Anche se questa può variare in base al circuito utilizzato e all’istituto bancario di riferimento, generalmente la durata di validità di una carta di credito è di 3 o 5 anni.
Il titolare di una carta di pagamento, ad ogni modo, può verificare in qualunque momento qual è la data di scadenza oltre cui non è più possibile servirsi del supporto per effettuare transazioni, prelievi o operazioni bancarie di qualunque tipo.
Differenza tra carte di credito, prepagate e bancomat
La principale differenza che distingue le carte di credito dai bancomat è che le prime possono effettuare transazioni che non vengono immediatamente addebitate sul conto corrente del titolare. La società che ha emesso la carta di credito, infatti, anticipa la somma necessaria per gestire l’ordine richiesto dal titolare, il quale dovrà saldare il debito alla fine del mese.
Il bancomat, invece, viene definita spesso anche “carta di debito”, proprio perché attinge direttamente ai fondi presenti all’interno del conto corrente del titolare. Se il fondo è vuoto non è possibile effettuare transazioni, e la società non anticipa in alcun modo le somme necessarie per un acquisto.
Un discorso a parte va fatto per le carte prepagate, che vedono un funzionamento che differisce leggermente rispetto ai bancomat. Le carte ricaricabili, infatti, non sono collegate ad un conto corrente, bensì utilizzano un fondo che il titolare ha ricaricato precedentemente online, o presso ricevitorie ed esercenti autorizzati.
La carta di credito, chiaramente, prevede costi di gestione più alti rispetto a quelli delle carte bancomat. Questo perché permette di effettuare spese e transazioni anche in assenza di fondi. Il principale vantaggio per cui si potrebbe scegliere di richiedere una carta di credito sta proprio nel fatto che questa consente al titolare la possibilità di sforare rispetto al proprio saldo e di ottenere sempre la garanzia di una copertura di credito da parte dell’istituto bancario interessato.
Dove si trova la scadenza della propria carta di credito?
Sapere come reperire la data scadenza carte di credito è fondamentale, soprattutto se si ha la necessità di effettuare acquisti online. In questi casi, infatti, per poter procedere al pagamento occorre trasmettere sia il codice a 16 cifre riportato sulla parte frontale della carta, che la sua data di scadenza.
Anche questa è stampata, di norma, sulla parte frontale della carta ed è possibile riconoscerla dalla dicitura “VALID THRU” o “Valid dates” (o semplicemente “scad.”) che la precede. È prassi, per i circuiti che consentono e regolano i trasferimenti su carta, impostare la data scadenza carta di credito e la scadenza bancomat inizio o fine mese.
Aldilà della data stampata sulla sua facciata frontale, infatti, la carta di pagamento scade sempre alla mezzanotte dell’ultimo giorno del mese indicato. Questo significa che se la tua carta riporta come data di scadenza “07/25”, allora il supporto sarà effettivamente utilizzabile fino all’ultimo giorno di luglio 2025.
Questo perché la data di scadenza indicata sulla carta di credito indica la fine della validità della carta, ma non del conto ad essa collegato. Per questo motivo sarà possibile fino alla fine del mese indicato svolgere buona parte delle operazioni bancarie, ma è consigliabile in questi casi procedere subito con un rinnovo, per non correre il rischio di trovarsi senza metodi di pagamento da utilizzare.
Come funziona il rinnovo della carta di credito?
Come già accennato, nel momento in cui sopraggiunge la data di scadenza di una carta di pagamento, non sarà più possibile utilizzare questa per operare pagamenti e prelievi.
Qualora ci si trovi in possesso di una carta di credito, o di un bancomat che ha superato i propri termini di validità, è necessario chiedere un rinnovo.
Esistono in realtà alcuni casi particolari in cui le carte sono soggette ad un rinnovo automatico, ma nella maggior parte dei casi occorre contattare l’istituto bancario di riferimento per la creazione di una nuova carta di pagamento che andrà a sostituire quella scaduta.
Per quanto riguarda il rinnovo su richiesta, tuttavia, negli ultimi tempi i principali fornitori di servizi di pagamento e gli istituti bancari più popolari offrono la possibilità di gestire tali operazioni comodamente online. Generalmente occorre solo condividere il codice della propria carta e il pin ad essa relativo, e in brevissimo tempo è possibile venire in possesso della nuova carta di pagamento, valida per ulteriori 5 anni.
Cosa sono i codici CVV o CVV2
Il codice CVC (Card Verification Code) è un codice di 3 o 4 cifre posto sul retro della carta di credito. Questo viene utilizzato principalmente in tutti i casi in cui occorre effettuare un pagamento “a distanza”. Pensiamo, ad esempio, a ordini telefonici, a prenotazioni di camere d’albergo oppure agli acquisti in rete.
Le carte dei circuiti Visa e Mastercard tendono a presentare un codice cvc di 3 cifre, mentre per quanto riguarda le American Express il codice può essere rappresentato da 4 cifre.
Il codice CVV , ha lo stesso identico scopo. Ne differisce la nomenclatura perché in questo caso si riferisce ai codici di sicurezza propri delle carte relative ai circuiti Visa. Si fa riferimento, invece, al codice CVV2 per indicare una nuova versione del codice sviluppata da Visa in tempi recenti per garantire una maggiore sicurezza durante le operazioni telematiche. Per le carte del circuito MasterCard, ad esempio, si fa riferimento al nome “codice CVC2”.
Le moderne misure di sicurezza
Questo codice numerico non è affatto un sistema anti-frode moderno, ma anzi è nato nel lontano 1995 per evitare la clonazione delle carte di pagamento all’interno dei negozi fisici.
Dapprima Mastercard ha iniziato a stampare questo particolare codice sul retro delle carte relative al proprio circuito, nel 1997, mentre Visa ha utilizzato il proprio cvv a partire dal 2001.
Tuttavia, in tempi moderni sono nati alternativi ed innovativi sistemi che garantiscono una sicurezza e una tutela maggiore delle proprie carte di pagamento. Il sistema di autenticazione SCA (strong customer authentication), ad esempio, consiste in un’autenticazione del cliente attraverso molteplici fattori.
Questo è il meccanismo che consente, durante gli acquisti online, di autorizzare le transazioni utilizzando un codice OTP trasmesso sul proprio smartphone, oppure utilizzando l’opzione “Fingerprint”, che permette di riconoscere le impronte digitali del titolare.
Quale carta scegliere?
Abbiamo visto, quindi, come conoscere la data di scadenza della propria carta di pagamento e cosa fare per richiederne una nuova.
È evidente che il tipo di carta di pagamento va scelto in base alle proprie personali esigenze, ma non è assolutamente detto che tu debba limitarti ad avere soltanto un tipo di carta. Se ogni tipologia di carta di pagamento si presta a scopi diversi, anzi, può essere comodo utilizzare ognuna di esse in combinazione.