Dirk Pinamonti: #ilCliente

Vendere online, tutta un’altra storia

Dirk Pinamonti, Head of e-commerce di Nexi, intervenuto alla terza Puntata dei convegni online ABI #il Cliente, ha raccontato il mondo dell’e-commerce durante e post la situazione di crisi.

“In Italia, la pandemia per l’e-commerce è stata sicuramente uno spartiacque, così come lo è stata per lo smart working, lo smart schooling e i pagamenti digitali in generale.

Nello specifico dell’e-Commerce, abbiamo osservato come sono cadute le barriere all’acquisto per coloro che fino ad allora non si erano mai accostati al commercio elettronico: in due mesi due milioni di italiani si sono avvicinati all’e-commerce portando il totale a 25 milioni circa, con una quota stimata di penetrazione sul retail ben oltre il 7% del 2019. Con questa crisi, l’e-commerce ha rotto gli argini diventando pervasivo, accelerando tutte le dinamiche già in atto, in un’ottica di omnicanalità e customer journey.

E’ anche vero però che la forte accelerazione è avvenuta in alcuni settori specifici.
Hotellerie e ristorazione invece, sia fisico che online, si sono bloccati quasi completamente, mentre sono cresciuti settori prima un po’ più marginali come pet food, sport & fitness, healthcare e farmacia.
Ha ricominciato a crescere l’editoria, mentre informatica, elettronica e le grandi catene si sono spostate completamente verso l’online.

Il fenomeno più interessante riguarda probabilmente il food & grocery, dove in Italia c’era una penetrazione dell’online sul totale retail solo del 1%: tutte le catene hanno accelerato i loro sforzi e si sono scontrate con grossi problemi di logistica; questo dimostra che non è facile lanciare o fare bene un e-commerce in poco tempo, perché si va a toccare tutta una serie di architetture aziendali e di modelli che non permettono di cominciare a vendere con forza dall’oggi al domani.”

nexi

Abbiamo sentito parlare del servizio Pay-by-Link, ci spieghi questo elemento disruptive.

Il Pay-by-Link è un servizio di pagamento a distanza (il cosiddetto remote commerce) che mette in condizione un tessuto nazionale di piccole e medie imprese di approcciare la loro clientela in maniera digitale. Nulla è infatti più facile che inviare una semplice richiesta di pagamento tramite un link creato da un back office dedicato. Nel caso di Pay-by-Link si tratta di Nexi Business, il Portale utilizzato dai nostri clienti, accessibile da mobile tramite App o da web, che tra l’altro dà la possibilità di fare moltissime altre operazioni e monitorare l’andamento delle proprie vendite.

Questa è una occasione enorme per il sistema Italia, anche per evitare che con l’aumentare dell’e-commerce crescano sempre i consueti player global, cercando di essere inclusivi non solo lato consumer ma anche lato merchant, avvicinando tutto il tessuto di esercenti italiani, ma anche di professionisti al digitale: ormai ci stiamo abituando a pagare in modo digitale in tutti gli ambiti della vita, anche ad esempio una visita dal dentista, che potrebbe mandare una richiesta di pagamento tramite Pay-by-Link ai propri pazienti.

Nell’e-commerce avete visto fenomeni che possano rappresentare grandi cambiamenti nel futuro, opportunità che mettano insieme Nexi, le Banche e il sistema Paese?

“Nexi ha come obiettivo di essere la paytech per le banche partner, quindi offrire servizi moderni ed evoluti di issuing, acquiring e digital banking.

Nello specifico dell’e-commerce, quello che noi consigliamo alle nostre banche partner è di beneficiare dei prodotti e servizi innovativi che noi sviluppiamo per approcciare al meglio un mercato molto complesso, come ad esempio il processo di convenzionamento online, che consente un’attivazione dei merchant il più velocemente possibile. Questo vale anche a livello di partnership: durante il lockdown abbiamo lanciato accordi con importanti operatori del settore come Italiaonline, Farmakom e Storeden proprio per facilitare i merchant, soprattutto medio piccoli, ad affacciarsi al mondo dell’e-commerce, creando velocemente una vetrina online e utilizzando piattaforme plug & play. L’importante è mettere i merchant in condizione di partire subito con tutti gli strumenti necessari, i mezzi di pagamento più indicati e con la piattaforma più adatta, nel modo più semplice possibile.

Bonus vacanze, uno spunto per parlare del rilancio del turismo

“Mi capitava di viaggiare spesso all’estero, e ho notato che in altri Paesi l’e-commerce è attrezzato meglio: accanto ai soliti player globali coesistono grandi player nazionali. E’ un po’ questo che manca oggi in Italia e Nexi con le Banche partner e con le diverse Federazioni di categoria (come Federalberghi, FIPE, ecc) potrebbe permettere ai singoli esercenti, agli hotel o ai ristoranti, di utilizzare, oltre alle piattaforme dei player global, anche servizi che gli consentano di avere un canale diretto forte con la propria clientela. Vogliamo aiutare i settori più colpiti dalla crisi ed ampliare le loro opportunità di business, per recuperare tutto quello che hanno perso durante il lockdown.

Nel settore alberghiero il servizio Pay-by-Link è perfetto per questa finalità: supportare gli hotel ad accettare pagamenti da remoto in modo diretto con la propria clientela, senza dover necessariamente passare dalle grandi piattaforme global, e mantenendoli al riparo dalle potenziali dispute, con pagamenti digitali sicuri in ambito direttiva PSD-2. Lo stesso si può applicare a moltissime altre categorie, incluso i settori dei professionisti.

E’ necessario che come sistema paese si creino delle alternative per evitare che la crescita dell’e-commerce, dei pagamenti digitali e del remote commerce diventi una ulteriore, esclusiva crescita dei soli big player internazionali.

Che cosa vede nel mondo del social commerce

Abbiamo visto che il lockdown ha fatto da spartiacque per l’e-commerce italiano in modo irreversibile, avvicinando tantissimi nuovi consumatori al nuovo mondo digitale: almeno 2 milioni che sono destinati a crescere sempre più.

Le opzioni che oggi hanno sia gli esercenti sia i consumatori sono veramente infinite, perché un merchant può decidere se costruirsi il proprio negozio online oppure in alternativa usare altre metodologie di commercio remoto, come ad esempio i canali social.

Questo è un comparto in crescita esponenziale: si calcola che già oggi, tra tutti coloro che comprano online, il 48% passi in vari modi dai social. Questo rappresenta un’enorme opportunità per i piccoli merchant italiani: non vorrei infatti ci focalizzassimo sempre sui top 20 merchant che fanno il 70% dei volumi dell’e-commerce italiano, ma su quel 30% che mi auguro riesca ad aumentare la propria quota inglobando sempre più negozi e realtà; piccole e medie imprese che si avvicinano al digitale per cui il social commerce è una grande opportunità: una boutique di abbigliamento, un piccolo negozio di oggettistica, negozi di alimentari che possono offrire il prodotto del giorno sui loro social e venderlo direttamente ai loro follower, un ristorante che si mette a fare food delivery direttamente in autonomia e non solo attraverso le piattaforme e propone i 3 piatti del giorno.

Grazie alla grande diffusione dello smartphone, che pesa sempre di più come canale per gli acquisti online (oltre il 40% dei volumi e-commerce), e a tutti i modelli di omnicanalità che si stanno affermando, il social commerce sarà un volano enorme che metterà in condizione chi saprà farlo di beneficiare dei nuovi trend in atto. Quindi al di là dei marketplace, dei grandi portali, dei siti global, è fondamentale ritagliarsi il proprio spazio. Questo riguarda non solo i retailer, non solo chi offre beni fisici, ma riguarda il potenziamento di tutti coloro che offrono servizi e anche tutto il mondo dei professionisti.

Concludo con un piccolo accenno al mondo del B2B che è un’altra enorme opportunità, citando l’esempio di un nostro merchant: Granarolo, che ha lanciato una vetrina online direttamente verso i clienti finali, mantenendo una politica di prezzi in linea con quelli di mercato e non andando a competere con i propri canali distributivi indiretti.

Granarolo ha creato un sistema digitale per la propria rete di circa 5 mila agenti, in modo che possano prendere ordini digitali, fare transazioni e trasferimenti di denaro digitali, migliorando di gran lunga l’efficienza su tutta la filiera rispetto al sistema precedente.

Un accenno infine all’Open Banking per il mondo esercenti

Lato Open banking stiamo cercando di abilitare sempre di più i pagamenti in modalità PISP, sfruttando le potenzialità dell’impianto PSD2 e la piattaforma CBI Globe, di cui Nexi ha l’esclusiva. Con i limiti sempre più bassi delle transazioni cash stabiliti per legge, si apriranno modalità per veicolare sempre più pagamenti IBAN based, che si potranno affiancare a quelli basati sulle carte tradizionali.”

Dirk Pinamonti

Dirk Pinamonti, Head of e-commerce Nexi