Pagamenti digitali, abbattiamo le barriere

I pagamenti elettronici continuano a crescere ogni anno. Lo confermano i dati del Politecnico di Milano e il suo Osservatorio sul Mobile Payment: l’Italia ha registrato un trend di crescita nell’utilizzo dei pa­gamenti elettronici, con il 2017 che ha segnato un momento di svol­ta. Le transazioni digitali hanno, infatti, toccato i 220 miliardi di euro, pari al 28% dei consumi delle famiglie, mentre gli acquisti via mobile hanno raggiunto i 6,7 miliardi (+60% rispetto all’anno precedente).

Merito di un’in­frastruttura che è andata consolidandosi, ma anche di un nuovo approccio di consumatori ed esercenti: i pri­mi più propensi a preferire i pagamenti elettronici (pari al 75% degli italiani, fonte Osservatorio Findomestic) anche per acquisti sotto i 5 euro (il 40%); i secondi sembrano avere compreso il valore dei nuovi sistemi di pagamento

La strada è ancora lunga 

Per allinearsi agli altri Paesi europei c’è però ancora molta strada da fare. L’Italia con 50 transazioni a persona all’anno con carta si trova al 24° posto in Europa davanti a Bulgaria, Romania, Grecia e Germania, ma lontana dalla media europea di 118 transazioni a persona all’anno. La distanza diventa ancora più significativa se si confronta l’Italia ai Paesi del nord Europa (Danimarca, Svezia e Finlandia) dove le transazioni superano quota 280-300 pro capite all’anno.

Sicuramente la posizione dell’Italia non è brillantissima, siamo a circa la metà della media europea, a un terzo da un Paese digitalmente evoluto come la Gran Bretagna e addirittura a un quarto dai paesi scandinavi che arrivano addirittura a soglie dell’80-90% di incidenza di utilizzo degli strumenti di pagamenti digitali”, spiega Filippo Maria Signoretti, Responsabile Strategy di Nexi.

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Un gap culturale

Il nostro gap è legato sicuramente alle abitudini dei consumatori – prosegue Signoretti - piuttosto che a un tema infrastrutturale. Basti pensare che oggi in Italia abbiamo circa 2 milioni e mezzo di Pos e più di 100 milioni di carte di pagamento. Lavorare sui comportamenti dei consumatori e rendere più semplice l’esperienza d’uso grazie alle nuove tecnologie è uno degli obiettivi che ci siamo dati per contribuire allo sviluppo dei pagamenti digitali in Italia”.

Il 2018, però, in attesa dei dati ufficiali, ci ha dato la sensazione di trovarci all’inizio di una crescita esponenziale, con uno strumento che si candida a diventare il protagonista assoluto dei pagamenti digitali: lo smartphone

 

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