Sarah Delforno: #ilCliente

Voglia di cash Virtuale - 1° parte

Prosegue nella sesta puntata di ABI #ilcliente il filone dei pagamenti e dell’innovazione digitale e ancora una volta i temi affrontati sono basilari nel contesto evolutivo attuale.

Sarah Delforno, Innovation Strategy di Nexi, ha tracciato un primo bilancio, fino a luglio 2020, dei dati legati ai pagamenti cashless e al commercio elettronico:

‘I Pagamenti digitali vanno di pari passo con l’andamento del Paese e a luglio 2020 possiamo dire che il transato di carte italiane ha subito una crescita recuperando le performance di pre Covid.

E’ mancato chiaramente il contributo delle carte straniere.

Un’altra dinamica interessante riguarda la divisione tra canale fisico e canale e-commerce: l’e-commerce ha subito un’accelerazione di crescita analizzabile per tipologia di consumo e distinguendo  tra spese basic (nelle quali rientrano soprattutto food e spese mediche) e spese discrezionali.

Analizzabili per tipologia di consumo, sicuramente le spese fondamentali di tutti i giorni hanno avuto una crescita digitale, mentre per quanto riguarda i consumi discrezionali ha retto bene l’ecommerce mentre sul fisico c’è stata una forte contrazione’.

nexi

Delforno ha poi tracciato un profilo di una tematica che sta assumendo sempre più importanza nel mondo dell’open banking: i PISP (Payment Initiation Service Providers), uno dei servizi regolamentati dalla PSD2. Un acronimo difficile per un servizio in realtà di semplice definizione, un servizio che permette di effettuare pagamenti e trasferimenti di denaro.

‘PISP rientra nella gamma di servizi che sono stati regolati dalla PSD2: si tratta di una modalità di pagamento tramite addebito in conto corrente. L’utente in fase di check out di un acquisto può selezionare questa modalità di pagamento.

La PSD2 ha regolamentato e disciplinato una modalità già esistente anche prima della PSD2 e ampiamente utilizzata nei Paesi cosiddetti ‘Nordics’.

I PISP esistevano già e sono stati di fatto legittimati dalla PSD2, che ha compiuto da poco 1 anno.

Inoltre lato consumatore, i PISP rispondono ai requisiti di sicurezza che il regolatore ha imposto, mentre soffrono ancora in parte di una user experience non ottimale, che sicuramente, con l’affinamento delle regole attuative, migliorerà.

Sicuramente PISP è una modalità addizionale in alcuni settori dove per esempio gli importi sono elevati, non giornalieri ma avvengono con una certa frequenza’.

Una cosa è certa: la PSD2, oltre ad aver normato e rafforzato la sicurezza, ha cambiato le cose e aperto molti nuovi scenari.